LA NORMATIVA IN MATERIA DI AMIANTO E L’IMPEGNO DELLA UGRI NEI CENSIMENTI

L’amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa con buone proprietà fonoassorbenti e termoisolanti che, anche per via dell’economicità, è stato largamente utilizzato in passato in innumerevoli applicazioni industriali ed edilizie.
Con il tempo però tale materiale si è rivelato nocivo per la salute dell’uomo per la sua proprietà di rilasciare fibre che, se inalate, possono provocare patologie gravi ed irreversibili a carico dell’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). L’amianto è quindi sicuramente pericoloso soltanto quando può disperdere le sue fibre nell’ambiente circostante.
Secondo i dati forniti alcuni anni fa dal CNR, i quantitativi di materiali contenenti amianto presenti sul territorio italiano si aggirano intorno ai 32 milioni di tonnellate, derivanti, in gran parte, dai 2,5 miliardi di metri quadri di coperture – lastre ondulate o piane in cemento-amianto prodotte e presenti sul territorio nazionale.
 
La legge del 1992 e la normativa ambientale
La legge n. 257 del 1992 e le principali norme emanate successivamente
Riconosciuta la pericolosità dell’amianto e in attuazione di specifiche direttive comunitarie, con la legge 27 marzo 1992, n. 257 sono state dettate norme per la cessazione dell’impiego dell’amianto e per il suo smaltimento controllato. Questa legge stabilisce il divieto di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e produzione di amianto.
In attuazione di tale legge sono stati emanati numerosi provvedimenti volti, tra l’altro, a definire le modalità di predisposizione dei “piani regionali amianto” (previsti dall’art. 10 della legge n. 257), di valutazione del rischio amianto, di gestione dei manufatti contenenti amianto, nonché le tipologie di interventi per la bonifica. Per quanto concerne l’inquinamento ambientale, inoltre, con il D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 114, sono stati fissati limiti per le emissioni in atmosfera e negli effluenti liquidi.
In seguito sono state emanate nuove norme per lo smaltimento dell’amianto, nell’ambito della nuova disciplina delle discariche di rifiuti introdotta dal d.lgs. 36/2003, nonché le regole per la mappatura e le bonifiche urgenti (v. infra).
 
LA UGRI SI OFFRE COME AZIENDA QUALIFICATA AI CENSIMENTI ED ALLA BONIFICA
 
Il censimento relativo alla presenza di amianto presso comuni o proprietà private è un dovere normato al fine di ottemperare alle suddette norme nell’ interesse della Tutela ambientale. 
 
 
Cosa fare? Rivolgiti a noi per:
 
1) Verificare la presenza di materiali contenenti amianto negli immobili di vostra proprietà. Se si è nel dubbio, è possibile far analizzare un campione di materiale presso i nostri laboratori autorizzati e fidelizzati.
 
2) Valutare lo stato di conservazione del materiale contenente amianto. Nel caso delle coperture, il più frequente, è possibile eseguire direttamente la verifica dello stato.
 
3) In base all’esito della valutazione, stabilire tempi e modi per la bonifica del materiale o manufatto.
 
 

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